Grande successo al cinema Rouge et Noir di Palermo nelle proiezioni del 23 e del 25 febbraio
“Il teorema della felicità” è un film scritto e diretto da Luca Fortino, ambientato nel periodo difficile del lock down a Palermo, durante il quale la città, così come il mondo intero dovette contrastare la pericolosa diffusione del Coronavirus.
Presentato in anteprima durante il Festival di Cannes 2022 presso l’Italian Pavillon, “Il teorema della felicità”, ottenne un grande successo alla premiere mondiale che si è svolta il1 febbraio a Montreal, ripetuto felicemente alla premiere italiana che si è tenuta il 9 febbraio a Palazzo Branciforte a Palermo, grazie al riscontro entusiastico delle scuole cittadine.
La standing ovation dei giovani studenti palermitani unita ai feedback positivi iniziali, fu tale da riproporre la visione del film per altre due successive proiezioni effettuate al cinema Rouge et Noir nelle giornate di giovedì 23, e sabato 25 febbraio (spettacolo unico giovedì alle ore 17.30 e sabato alle ore 18.30) prima della distribuzione ordinaria nelle sale.
L’opera di Luca Fortino, coproduzione italo-canadese fra la maggioritaria Odflix e la Dorado Pictures, ha immediatamente conquistato il pubblico a cominciare dai più giovani, grazie ad una sceneggiatura che tocca nel profondo le corde più sensibili dell’animo umano, con la narrazione della storia di un bambino che, durante il primo lockdown, impaurito dal rischio della perdita del nonno a cui è molto legato, inventa a modo suo una strategia per salvare tutti i nonni del quartiere.
Il successo decretato dall’approvazione del pubblico, giunto sopra ogni aspettativa, ha emozionato alcuni attori presenti alle proiezioni: Orio Scaduto, Anna Attademo, Francesco Russo, il giovanissimo Antonio Tancredi Cadili protagonista del film, Salvo Nereo Salerno, e Giuseppe Battiloro.
Fra gli altri membri del cast figurano: Marie Ange Barbancourt, e Andrea Tidona.
Trama del film “Il teorema della felicità”
La storia narrata nel film è ambientata a Palermo nel marzo 2020, periodo scandito dai ritmi imposti dalle misure adottate dal governo per contrastare la diffusione del Covid-19.
Nello storico quartiere del Capo un bambino di 9 anni, Antonio (interpretato da Antonio Tancredi Cadili), continua a incontrarsi con il nonno paterno Giuseppe (Andrea Tidona), che di professione fa il puparo.
Nino, il padre di Antonio (Orio Scaduto), è un ristoratore che in questo delicato momento storico sta vivendo la forte crisi economica che ha colpito il suo settore, duramente messo alla prova dalla chiusura delle attività, per contrastare il dilagare della pandemia da Coronavirus.
Nino non parla con suo padre da diversi anni, al contrario di suo figlio, che, invece, adora ascoltare i racconti del nonno.
È proprio grazie a suo nonno che il bambino impara il vero segreto della felicita.
Nel frattempo a Palermo arriva Yvonne (Marie Ange Barbancourt), una ricca donna giunta dal Canada per curare la depressione, causatale dalla morte del figlio e del marito.
Con l’inizio del lockdown, però Yvonne, è rimasta bloccata in Italia, quindi non può fare ritorno in Canada.
L’incontro con Antonio e con il suo carattere positivo, capace di trovare del buono in ogni situazione, gioverà a Yvonne, così come allo stesso quartiere, rimasto felicemente “contagiato” dalla sensazione di benessere che trasmette il bambino.
Antonio, dal canto suo, troverà i modo di trascorrere queste lunghe giornate, guardando video su YouTube insieme a suo fratello (Francesco Russo), e giocando con i pupi del nonno sul terrazzo.
L’obiettivo del piccolo Antonio è adesso quello di riportare la gioia di vivere agli abitanti del quartiere, soprattutto i più anziani, grazie ai suoi sorrisi e ai suoi discorsi ottimistici.
Ma anche il bambino nasconde, purtroppo, un segreto dolce amaro.
Cenni biografici sul regista Luca Fortino
Luca Fortino, classe 1975, nel 1999 frequenta un Corso di Regia presso la Perla Cinematografica di Roma.
Dopo alcuni cortometraggi scrive e dirige “Prima del buio”, un corto/spot di denuncia sociale.
Il successo è tale che il ministro della pubblica istruzione di allora lo contatta per proporre la creazione di uno spot nazionale contro l’abuso di alcol.
Nel 2011 accetta la sfida di scrivere la sceneggiatura di un lungometraggio in soli trenta giorni, da realizzare il mese successivo con un budget quasi irrisorio.
Il film, intitolato: “tienimi stretto”, vince il premio come miglior film e miglior regia all’International Epizephiry Film Festival.
Il 29 novembre 2012 ottiene il riconoscimento d’ESSAI (qualità e innovazione tecnologica) dal Ministero per i beni e le attività culturali insieme a produzioni multimilionarie statunitensi (come “Le belve” di Olliver Stone).
Subito dopo viene presentato negli U.S.A. presso una delle più grandi agenzie di New York dove è considerato per la distribuzione cinematografica.
Nella foto in evidenza: Andrea Tidona, e Antonio Tancredi Cadili, in una scena del film: “il teorema della felicità”.
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