Bloccate le domande dell’anticipo TFS, il messaggio INPS crea panico tra i pensionati

L’INPS ha stabilito di bloccare le richieste che riguardano l’anticipo del TFS. Ecco perché i pensionati sono in agitazione.

L’INPS ha delle novità che non piacciono alle persone che ricevono la pensione. Ecco che cosa è successo con le domande dell’anticipo TFS.

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L’INPS è l’istituto nazionale della previdenza sociale ed è sottoposto alla vigilanza del Ministero del lavoro e delle politiche sociali. La sua fondazione risale al 1895. Ma come mai sono state bloccate le domande di anticipo TFS? Ecco che cosa è accaduto e perché i pensionati sono in subbuglio.

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In un messaggio risalente al 25 aprile di quest’anno l’INPS ha comunicato che a partire da quella data è stata inibita la presentazione di nuove domande. Di preciso questo provvedimento riguarda le richieste già presentate, mentre chi ha già ottenuto il finanziamento può stare tranquillo. Il motivo dietro a questa drastica decisione è la mancanza di fondi. A quanto pare le risorse sarebbero in esaurimento.

Ma che cos’è questa buonuscita? Si trattava, a questo punto, di una nuova prestazione dedicata a tutti gli iscritti alla gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali dell’Inps, ovvero pensionati che hanno cessato il rapporto di lavoro e che hanno diritto al Tfr o al Tfs non ancora del tutto erogato. In pratica si anticipava al 100% la buonuscita maturata senza essere costretti ad attendere i normali tempi di liquidazione o la rateizzazione dell’importo stesso. Tutto questo indipendentemente dalla tipologia di prestazione pensionistica maturata.

Per ottenere questa agevolazione è previsto un tasso di interesse fisso per tutta la durata del finanziamento che è dell’1% e di una ritenuta dello 0,50% come ristoro per le spese di amministrazione. Dal momento che secondo il regolamento l’erogazione dell’anticipo del Tfr/Tfs avviene nel limite delle disponibilità finanziarie destinate al bilancio dell’Inps si è giunti alla sospensione delle nuove domande. Più nello specifico l’Inps ha chiuso l’accesso al canale telematico attraverso cui si effettuava l’invio. Come già accennato, l’arresto delle domande si verifica anche per quelle che sono già state presentate.

Già dal 26 aprile gli uffici non possono più trasmettere le bozze di proposta di cessione ai cittadini / pensionati che abbiano effettuato la domanda. Questo però non vale per quelle che abbiano già superato la verifica di capienza dei fondi dell’Inps. Le domande non ancora elaborate restano in sospeso in attesa di aggiornamenti. Davvero una grande delusione per tanti pensionati che speravano di usufruire di questa opportunità.

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