La Sicilia sta affrontando una delle sue più gravi crisi idriche degli ultimi anni, con precipitazioni cumulate nei 12 mesi a fine giugno che hanno raggiunto appena 414 millimetri, solo un millimetro in più rispetto alla storica siccità del 2002.
Questa situazione ha portato a una drastica riduzione delle risorse idriche disponibili, con conseguenze significative per l’agricoltura, la distribuzione dell’acqua potabile e la vita quotidiana dei siciliani.
![Razionata acqua](https://www.newsicily.it/wp-content/uploads/2024/07/siccita-newsicily.it-2872024.jpg)
Gli invasi regionali della Sicilia stanno vivendo un momento di particolare difficoltà. Attualmente trattengono solamente 267 milioni di metri cubi d’acqua, pari al 38,21% del loro volume di riempimento autorizzato.
Questo rappresenta una diminuzione del 42% rispetto alla media degli ultimi quindici anni. Di questa quantità d’acqua, soltanto 122 milioni di metri cubi sono effettivamente utilizzabili per le esigenze della popolazione e dell’agricoltura.
Emergenza siccità in Sicilia: acqua razionata e crisi idrica
La scarsità d’acqua ha avuto ripercussioni dirette sulla distribuzione idrica in diverse aree dell’isola. Sei bacini su ventinove non hanno più acqua utilizzabile; altri sei possono contare su meno di un milione di metri cubi; quattro invece dispongono di meno di due milioni.
Città come Gela sono state escluse dall’irrigazione agricola; i comuni della provincia di Caltanissetta subiscono riduzioni nella fornitura d’acqua; a Enna l’erogazione dell’acqua potabile è stata limitata a un giorno sì e due no. Nel tentativo disperato di salvare gli agrumeti nell’Agrigentino si stanno operando trasferimenti d’acqua da altre zone.
![Siccità e razionamento acqua](https://www.newsicily.it/wp-content/uploads/2024/07/siccita-newsicily.it-2872024-1.jpg)
Le conseguenze della siccità si estendono oltre la semplice mancanza d’acqua per l’uso quotidiano o per l’irrigazione dei campi.
Nel ragusano le sorgenti sono quasi completamente prosciugate; situazione simile si registra a Messina mentre Palermo vive sotto il regime del razionamento idrico. Le piogge recentemente cadute hanno interessato solo marginalmente l’estremo lembo nord-orientale dell’isola, lasciando il resto del territorio a confrontarsi con una grave carenza idrica.
Di fronte a questa emergenza, diventa imperativo adottare misure volte alla conservazione delle risorse idriche e all’esplorazione di soluzioni alternative per garantire la disponibilità d’acqua necessaria allo sviluppo socio-economico della regione siciliana.
La crisi attuale richiede un impegno collettivo che vada oltre le emergenze temporanee e punti verso una gestione sostenibile ed equa dell’oro blu nell’interesse delle generazioni presenti e future.