La storica impresa della nave “Laura Bassi”: la rompighiaccio italiana è giunta più a sud di qualsiasi altra nave.

La storica impresa della nave “Laura Bassi”

La rompighiaccio italiana è giunta più a sud di qualsiasi altra nave

Lo scorso 31 gennaio la nave italiana “Laura Bassi”, rompighiaccio dell’OGS (Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica sperimentale) ha registrato un successo che costituisce un vero e proprio record: è riuscita, infatti, a spingersi nel punto più a Sud mai raggiunto da un’imbarcazione.

Il luogo in cui la “Laura Bassi” ha compiuto la storica impresa è situato alla latitudine di 78° 44.280’ S nel Mare di Ross, in Antartide, all’interno della baia delle Balene.

Il viaggio di esplorazione della “Laura Bassi” è iniziato dal porto di Trieste, dal quale è salpata lo scorso 17 novembre, per compiere la 38° spedizione italiana del PNRA (Programma Nazionale di Ricerche in Antartide).

Dopo l’approdo a Ravenna, la rompighiaccio italiana ha poi proseguito la navigazione alla volta della Nuova Zelanda, da dove ha preso poi il largo verso la stazione “Mario Zucchelli”1 e il Mare di Ross.

Pinguini in Antartide
Pinguini in Antartide

Il 4 febbraio è terminata la prima campagna oceanografica della spedizione, a cui seguirà una sosta di 3 giorni alla stazione “Mario Zucchelli” per il cambio del personale scientifico dell’equipaggio, e il caricamento a bordo dei campioni scientifici delle stazioni “Mario Zucchelli” e “Concordia”.

La ripartenza della rompighiaccio italiana è prevista per il 7 febbraio, data in cui si darà inizio alla seconda campagna della spedizione.

Il rientro in Italia della “Laura Bassi” è atteso per la seconda metà di aprile.

«Sono contento del record» – ha commentato Franco Sedmak, comandante della nave Laura Bassi – «ma al tempo stesso sono triste nel constatare che le cose stanno veramente cambiando qui in Antartide e nel mondo in generale».

Negli 8 progetti finanziati dal PNRA, lavorano, attualmente 46 ricercatori e tecnici coinvolti anche nelle altre attività in collaborazione con l’Istituto Idrografico della Marina Militare, tra cui la mappatura di alcune aree dell’Antartide.

Tra i progetti realizzati nel corso della prima campagna si ricorda anche il lancio e il recupero di boe per lo studio della circolazione marina, il recupero e la messa a mare dei mooring2, i carotaggi3 eseguiti tramite multicorer o box corer, e i carotaggi per lo studio geologico del fondale, la pesca scientifica e le indagini di laboratorio biologico e chimico-fisico.

Gli importanti risultati ottenuti dalla spedizione della “Laura Bassi”

Grazie alle condizioni dell’oceano, senza ghiaccio, l’equipaggio della “Laura Bassi” è riuscito a effettuare alcuni campionamenti, una profilatura CTD4 e altre attività di pesca scientifica a ridosso del Ross Ice Shelf (Ris), la più grande piattaforma di ghiaccio dell’Antartide, che in questa posizione raggiunge gli 8 metri di altezza circa.

Larava di Pagetopsis macultaus - Foto Riginella - PNRA
Larava di Pagetopsis macultaus – Foto Riginella – PNRA

Le operazioni sono state svolte per il progetto ‘Bioclever’, ovvero ‘Biophysical coupling structuring the larval and juvenile fish community of the Ross Sea continental shelf: a multidisciplinary approach’) che è coordinato dell’Istituto di scienze polari del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR-ISP) in collaborazione con l’osservatorio marino MorSea dell’università Parthenope.

I risultati delle attività svolte finora mostrano la presenza di acqua molto fredda, un’elevata densità di varietà di specie ittiche in stato larvale e giovanile, che di solito non erano state riscontrate nel mare di Ross, ed elevate masse di alghe unicellulari.

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Glossario

1 La stazione “Mario Zucchelli” è uno dei due centri scientifici italiani in Antartide. Denominata inizialmente “Baia Terra Nova”, è stata rinominata nel 2005 in ricordo dell’Ing. Mario Zucchelli, che per molti anni fu a capo del Progetto Antartide dell’ENEA. Iniziata a costruire durante la seconda spedizione italiana in Antartide (1986-1987) e resa operativa durante la quarta spedizione (1988-1989), la stazione Mario Zucchelli si trova su una piccola penisola rocciosa lungo la costa della Terra Vittoria settentrionale, tra le lingue dei ghiacciai Campbell e Drygalski. Coordinate: 74°42’ Sud e 164°07’ Est, a 15 m s.l.m.

2 Il mooring è un insieme di strumenti oceanografici ancorati lungo una catena che viene ormeggiata in fondo al mare fino a mille m. di profondità. Lì viene lasciato per un anno per monitorare l’evoluzione delle proprietà fisiche (salinità e temperatura) della colonna d’acqua in cui sono immersi su periodi lunghi fino a quattro anni e campionare i flussi di sedimenti biologici e abiotici. Gli strumenti di cui è composto sono tipicamente dei correntometri, una serie di trappole per raccogliere acqua e sedimenti, dei “seacat” , ossia dei sensori di salinità e temperatura , dei torbidimetri, una zavorra alla base, boe di galleggiamento distribuite lungo tutta la lunghezza dell’ormeggio e uno sganciatore, cioé un trasmettitore a ultrasuoni che serve ad individuare il mooring al momento del recupero.

3 Il carotaggio è una tecnica di campionamento che consiste in prelievi di campioni di suolo o ghiaccio o roccia cilindrici a scopo di analisi chiamati ‘carote’. Può essere impiegata durante la ricerca di risorse minerarie, in archeologia, per l’analisi del terreno, analisi ambientali, per la ricerca di idrocarburi o a scopi di ingegneria civile.

4 La sonda CTD è un dispositivo che contiene la strumentazione necessaria per la misura della Conduttività elettrica (C-conductivity), della Temperatura (T-Temperature) e della Profondità (D-Depth) dell’acqua. Allo stato attuale la maggioranza dei CTD è pensata e realizzata per il monitoraggio di vari parametri fisici, chimici e biologici nell’ambito degli studi oceanografici. Lo strumento di misura è spesso montato all’interno di una struttura che contiene un certo numero di alloggiamenti per il campionamento dell’acqua. Il dispositivo viene controllato a bordo di una nave da un gruppo di scienziati, che decidono la velocità di discesa, monitorano costantemente i tre parametri citati ed eventualmente chiudono una delle bottiglie per raccogliere i campioni di acqua.