Che cos’è un picco glicemico? Riconoscerlo è importantissimo e può salvarti la vita

Il picco glicemico è un improvviso aumento della glicemia. Le conseguenze possono essere molto pericolose, meglio riconoscerlo in tempo. 

Pur non essendoci un valore univoco del picco, le conseguenze dell’evento possono rivelarsi dannose e di conseguenza è bene sapere agire in tempo. Le oscillazioni della glicemia sono normali ma solo se non comportano rischi.

Come riconoscere il picco glicemico
Riconoscere il picco glicemico in tempo (Newsicily.it)

Il nostro corpo può reagire con un’oscillazione della glicemia come risposta fisiologica a determinati fattori come il ritmo circadiano degli ormoni che regolano l’omeostasi glucidica, la composizione e la modalità di assunzione dei pasti, la tipologia e la cadenza dell’attività fisica, lo stress, le malattie, i farmaci assunti. Tutte queste variabili causano una normale alterazione della glicemia ma non comportano rischi per l’individuo. Diverso il caso di un picco glicemico, un improvviso innalzamento della glicemia di entità variabile.

Può verificarsi una lieve oscillazione oppure un’impennata molto marcata e prolungata nel tempo. Ciò accade quando la concentrazione di glucosio nel sangue aumenta, il pancreas subisce uno stimolo maggiore per la produzione di insulina in modo tale che le cellule possano usare lo zucchero in circolo a scopo energetico. Per riconoscere un picco serve l’apposito strumento soprattutto in una persona sana.

Come riconoscere il picco glicemico

Per riconoscere un picco glicemico serve il glucometro che misura la glicemia. Nelle persone sane, infatti, non si manifestano sintomi particolari che lasciano pensare ad un aumento del glucosio a meno che i valori siano talmente alti e indicatori di uno stato avanzato di diabete. I livelli che indicano una iperglicemia sono tra 180 e 200 mg/dL ma variano anche parecchio da una persona all’altra.

Picco glicemico sintomi da riconoscere
I sintomi del picco glicemico (Newsicily.it)

Ad ogni livello è possibile associare una diversa sintomatologia. Con i valori citati si avvertirà un aumento della sete, un aumento della frequenza urinaria, stanchezza e visione offuscata. Se la glicemia è tra 250 e 350 mg/dL oltre ai sintomi precedenti si avvertirà bocca e pelle secca, perdita di peso e aumento dell’appetito. Salendo oltre 350 mg/dL tutti i sintomi citati saranno più gravi e in più si manifesterà vomito, dolore addominale, alito acetonico, respiro rapido e profondo, stato confusionale e sonnolenza/perdita di coscienza.

Chi non avverte alcun sintomo potrebbe avere una condizione di neuropatia autonomatica o ipoglicemia inconsapevole che rende il picco glicemico più pericoloso. Ma quale è il valore che rende tale picco un vero pericolo per l’individuo? Come detto un valore univoco non c’è ma superare i 200 mg/dL può far scattare la diagnosi di diabete soprattutto se lontano dai pasti.

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