Alvaro Vitali, dal successo di Pierino ad oggi: “Mi hanno fregato”, il duro sfogo dell’attore

Alvaro Vitali ha raggiunto il successo con il personaggio di Pierino, che non interpreta da tempo. Ora, l’attore vive in difficoltà economica.

Associare Alvaro Vitali al personaggio di Pierino, il protagonista dei film comici ispirati alle barzellette, è più che naturale. È grazie a lui che ha infatti conquistato il successo, al punto tale che ancora oggi quando le pellicole vengono riproposte in replica sono in diversi a sintonizzarsi davanti alla Tv per poterli seguire e divertirsi.

Alvaro Vitali dal successo alla depressione
Il personaggio di Pierino ha regalato la popolarità ad Alvaro Vitali – (Foto | Mediaset Infinity) – (Newsicily.it)

Nonostante questo, l’attore non è riuscito a sfruttare quei lavori per un trampolino di lancio. Negli ultimi anni, infatti, lui si è ritrovato a vedere tanti colleghi lavorare, mentre lui era a casa ad aspettare una telefonata per poter tornare sul set, ma quella non è mai arrivata. Piombare nella depressione, al punto tale da non avere voglia di alzarsi nemmeno la mattina, è stato quindi naturale.

Alvaro Vitali: popolarità e ricchezza

Chi ha avuto modo di perdere il lavoro sa bene quanto questo possa fare male e generare non poche preoccupazioni, soprattutto se si hanno una famiglia da mantenere e spese fisse da sostenere. Questo può essere ancora più difficile se non si è più giovanissimi e il mercato tende a identificarti come “troppo vecchio”, preferendo puntare sui più giovani.

I personaggi famosi non fanno eccezioni, anzi chi lavora nel mondo dello spettacolo è consapevole di come sia necessario non adagiarsi sul successo ottenuto, bensì non farsi trovare impreparati a quando potrebbe mancare più o meno stabile. È anche per evitare di stare ad attendere a lungo che tanti attori decidono di puntare sulla lunga serialità, ben sapendo quanto questa possa essere simile a un impiego con un contratto lungo.

Essere dimenticati da quello che si considera il proprio ambiente può portare anche a problemi di tipo fisico e mentale, come sa bene Alvaro Vitali, che una volta smessi i panni d Pierino, il personaggio che gli ha regalato la popolarità, ha conosciuto da vicino la depressione.

“Ho avuto la popolarità grazie ad ‘Amarcord’ – ha raccontato l’attore a ‘Vanity Fair’ -. Mi ha chiamato Nando Cicero, che era stato l’aiuto di Francesco Rosi, mentre stava preparando ‘L’insegnante’ con Edwige Fenech. Io dovevo interpretare un alunno siciliano che le sbavava dietro. Io non potevo davvero chiedere di meglio”.

Alvaro Vitali dal successo alla depressione
Alvaro Vitali ha avuto una grave depressione – (Foto | Mediaset Infinity) – (Newsicily.it)

Ben presto la popolarità gli ha permesso di conoscere da vicino cosa significhi essere ricchi: “Ero così famoso che non potevo entrare nei ristoranti. Cambiavo macchina e donne ogni tre mesi”.

Un dramma difficile da superare

Ben presto, però, Alvaro Vitali, al pari di altri colleghi, si è reso conto come fare l’attore possa portare a vivere momenti importanti, ma allo stesso tempo non dia grandi sicurezze. Pensare che uno come lui che era davvero amatissimo sia diventato quasi anonimo per il mondo del cinema sembra essere quasi impossibile, invece così è stato. Ancora adesso per lui è difficile rievocare quei momenti: “Il telefono ha smesso di squillare, non so spiegarmi il perché, ero davvero popolarissimo” – ha detto ancora l’artista.

Ritrovarsi senza lavoro lo ha fatto piombare nella depressione, resa ancora più forte dal notare quanto produttori e colleghi si siano dimenticati di lui, tra cui Lino Banfi, a cui era legatissimo. “Non mi ha più cercato. E ne provo dolore”.

Oggi lui ha ripreso a recitare, anche se i tempi del successo sembrano essere ormai lontani. L’amarezza è forte ed è difficile nasconderla, anche per alcune vicissitudini poco positive inaspettate: “Ora arrotondo facendo spettacoli nei teatri, soprattutto al Sud – ha raccontato -. A Roma non c’è il culto delle serate. Ora prendo 1.200 euro al mese di pensione, mi hanno fregato un sacco di contributi”.

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