Ai giovani è meglio regalare un fondo pensione bancario o un fondo postale? La risposta

I genitori che vogliono strutturare un piano economico per i figli potrebbero pensare a due soluzioni: fondo pensione bancario o postale.

Oggi è evidente che affidarsi unicamente alla pensione è sempre più difficile e se attualmente è un’ardua sfida, è chiaro che soprattutto le famiglie si domandano come sarà in futuro, magari fra venti o trent’anni quando i loro figli avranno bisogno di un supporto e di gettare i pilastri per l’avvenire.

Fondo pensione bancario postale
Fondo pensione bancario o postale- (Newsicily.it)

Talvolta quando si è giovani non si pone questo problema e ci si ritrova di fronte a un fatto da cui non si può sfuggire. L’ottica in visione europea insegna sicuramente come sia possibile far fronte con sistemi che vadano a cumulare con la pensione, su tutti sicuramente i fondi aggiuntivi.

Fondo pensione bancario o postale? Quale scegliere in autonomia

I fondi pensionistici sono comodi perché di fatto integrano la pensione e sono il miglior regalo che un genitore può fare al proprio figlio. Ce ne sono di vario tipo ma i più famosi sono quelli di tipo bancario o postale che hanno caratteristiche differenti, quindi è giusto capire come procedere per evitare errori e soprattutto indirizzarsi verso la scelta migliore in base alle proprie necessità.

Giovani fondo pensione
Fondo pensione per i ragazzi, come farlo- (Newsicily.it)

Non esiste mai una condizione unica che va bene per tutti, soprattutto quando si parla di strumenti finanziari, quindi è doveroso capire come scegliere in piena autonomia, indipendentemente da quanto viene detto dagli operatori di settore, dalle offerte e da tutti coloro che vogliono spingere i clienti da un lato o dall’altro.

Al momento l’età pensionabile è di 67 anni, in futuro potrebbe arrivare a 71 anni quindi la previdenza completare è necessaria. Si può fare per tutti, bambino, neonato o figlio anche già adulto ed è sempre un vantaggio. Basta veramente poco, anche in termini economici. Vanno suddivisi quelli che sono i piani di accumulo ovvero i Pac con Etf o fondi comuni di investimenti dai buoni postali. Vi sono poi i piani individuali di risparmio o conti deposito che sono un ulteriore strumento e infine i fondi pensione veri e propri che sono però quasi sempre vincolati all’età quindi al pensionamento effettivo.

I piani pensionistici sicuramente sono comodi perché di fatto le tasse si verseranno solo quando questi verranno impiegati, quindi al pensionamento del soggetto in questione, inoltre vi è una buona deduzione fiscale. Talvolta però hanno l’enorme vincolo dell’età e quindi non sono molto flessibili. Diversi invece sono i vari piani di accumulo che sono sistemi per mettere da parte soldi da usare per la pensione, come se fossero un salvadanaio vero e proprio. Questi non hanno vincoli e sono sicuramente più flessibili ma costosi in termini di tassazione.

In generale quelli postali sono più convenienti e spesso nell’immaginario più affidabili ma ci sono banche solidissime in Italia a cui affidarsi. La vera sfida è un’altra, valutare quale investimento fare per il futuro, considerando soprattutto tre elementi: vincoli, tempistiche e tassazione. 

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