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Bonus di 1500 euro sul TFR: novità bomba che fa felici i lavoratori

Floriana Vitiello 06/12/2023
Bonus tfr aumentato di 1500 euro

Notizia bomba che farà felici molti lavoratori - Newsicily.it

C’è una notizia bomba che farà felici molti lavoratori: È previsto un bonus di €1500 sul TRF. Ecco come ottenerlo.

Causa dell’aumento del tasso di inflazione i datori di lavoro dovranno rivalutare il trattamento di fine rapporto, dei loro dipendenti, accantonato in azienda.

Bonus tfr aumentato di 1500 euro
Notizia bomba che farà felici molti lavoratori – Newsicily.it

Questa rivalutazione è obbligatoria del TFR potrebbe costare mediamente 1500 euro in più per ogni singolo dipendente. Parliamo dunque di un costo aggiuntivo che coinvolgerà anche le piccole imprese ovvero quelle con meno di 50 dipendenti. Complessivamente il costo di questa operazione è stimata intorno ai 6 miliardi di euro.

Notizia bomba sul TFR: aumenta di 1.500 euro per ogni dipendente

Negli ultimi mesi abbiamo visto lievitare il tasso di inflazione che ha causato numerosi effetti negativi. Per questo motivo il Governo è dovuto intervenire per rivalutare le pensioni e le indennità riconosciute ai cittadini con lo scopo di adeguarle al reale costo della vita.

notizia bomba che farà felici molti lavoratori
Bonus di €1500 sul TRF – Newsicily.it

Oggi scopriamo che l’inflazione inciderà anche sul valore del trattamento di fine rapporto accantonato in azienda e rappresenterà un costo extra per i datori di lavoro. In base alle stime attuali ogni singolo dipendente dovrebbe subire una rivalutazione di circa 1.500 euro in più. Se per le grandi aziende questo non dovrebbe essere un grosso problema, diversa è la questione per le piccole imprese, ovvero quelle con meno di 50 dipendenti. A tale proposito la legge è chiara: anche in questo caso è necessario procedere con la rivalutazione del trattamento.

Purtroppo questa decisione rappresenterà una stangata per le piccole imprese, i cui dipendenti hanno l’opportunità di trasferire il trattamento di fine rapporto in un fondo di previdenza complementare. In alternativa possono decidere di lasciarlo in azienda. Anche se non esistono dati statistici che possono confermarlo, generalmente la maggior parte dei dipendenti che opera nelle imprese con meno di 50 addetti opta per mantenere il trattamento di fine rapporto in azienda. Per questo motivo l’accantonamento è soggetto ad una rivalutazione dell’1,5%, a cui bisogna aggiungere il 75% della variazione del tasso di inflazione. La perequazione deve avvenire a dicembre e fa riferimento alla situazione dell’inflazione dell’anno scorso.

I lavoratori che hanno un’anzianità di servizio di 10 anni provocheranno un aggravio per le aziende di circa 1.3705 euro. I lavoratori che invece hanno un’anzianità di servizio di 15 anni determineranno un incremento del TFR di 2003 euro. Infine, i lavoratori che sono in azienda da più di vent’anni rappresenteranno un extra costo di 2.594 euro.  Questa situazione si verificherà per i dipendenti per i quali l’accantonamento è legato anche ad anzianità di servizio.

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