Assegno di inclusione, così rischi di dover restituire tutto: l’errore che fanno in molti

Assegno di inclusione, è stato tolto a chi ha commesso una serie di errori. Ecco quali sono le procedure corrette da fare alla lettera.

Importante seguire alla lettera la normativa che disciplina l’assegno di inclusione, così come avveniva in precedenza per quanto riguarda il reddito di cittadinanza. È fondamentale, infatti, stabilire degli obblighi ben precisi che dovranno essere rispettati al fine di preservare questo importante sostegno.

Assegno di inclusione, attenzione agli errori fatali
Assegno inclusione: occhio agli errori – newsicily.it

Come accennato precedentemente, tutti coloro i quali dovranno fare domanda per l’assegno di inclusione devono necessariamente conoscere quali sono i rischi qualora la compilazione avvenga in modo errato. Di seguito tutte le informazioni necessarie da prendere alla lettera.

Assegno di inclusione, occhio agli errori fatali

Gli obblighi e i divieti con relative sanzioni:

  • Recarsi presso i servizi sociali competenti entro 120 giorni dall’accettazione del Pad. La mancata presentazione vede la sospensione di tale beneficio;
  • Attenersi alle convocazioni da parte dei servizi sociali o dei centri per l’impiego. Assenze ingiustificate comportano la cessazione del diritto di ricevere l’assegno di inclusione.
Assegno di inclusione, viene tolto se commetti questi errori
Denaro e calcoli – newsicily.it

L’assegno di inclusione potrà essere revocato anche se uno dei beneficiari viene a trovarsi in una delle seguenti situazioni: 

  • Si rifiuta di firmare il patto di inclusione con i servizi servizi sociali o con i servizi per il lavoro;
  • Sussiste una mancata partecipazione non solo alle attività formative, ma anche di riqualificazione;
  • Subentra l’assenza dai percorsi di istruzione per adulti di primo livello o circa il completamento dell’obbligo di istruzione;
  • Il beneficiario si rifiuta di accettare delle offerte di lavoro congrue.

Inoltre, di seguito sarà necessario prendere atto dei seguenti obblighi specifici al fine di non perdere l’assegno unico:

  • Il beneficiario dovrà occuparsi personalmente di informare l’Inps circa la propria situazione lavorativa entro 30 giorni dall’inizio di un nuovo rapporto di lavoro subordinato;
  • Non ottemperare alla comunicazione comporta la revoca dell’assegno di inclusione;
  • Inoltre, il bonus verrà revocato anche se vengono meno i requisiti fondamentali per l’ottenimento.

È importante tenere presente che ci sono a disposizione 15 giorni per provvedere con le dovute segnalazioni all’Inps. Queste variazioni riguardano non solo l’eventuale aumento del patrimonio che può dipendere da donazioni o dall’acquisizione di immobili che fanno superare il reddito. Inoltre, dovrà essere comunicato anche il cambiamento del nucleo familiare che vede sia l’entrata che l’uscita di altri membri.

In ultimo, ma non per importanza, tra le comunicazioni obbligatorie risultano esserci in lista, anche modifiche che sono legate a periodi di detenzione, ricoveri in strutture di lunga degenza. Il beneficiario dovrà compilare l’apposito modello Adi-Com entro 15 giorni dal cambiamento.

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