Spiagge, nuovo decreto fa gioire i bagnanti ma preoccupa gli stabilimenti: scatta l’obbligo

Nuovo decreto in arrivo sulle spiagge italiane. Il Governo ha pensato a modifiche che fanno gioire i bagnanti ma preoccupano gli stabilimenti.

Ora che il bel tempo sta finalmente per tornare, è arrivato il momento di pensare a quelle che saranno le prossime vacanze estive. Con agosto che rimane il mese preferito, ma senza dimenticare giugno e luglio, che stanno diventando periodi ambiti anche dai più tradizionalisti. E per la scelta del luogo, la soluzione principale non può che essere il mare.

È stato da poco approvato un nuovo decreto per le spiagge
Nuovo decreto spiagge, ecco cosa cambia per i cittadini – newsicily.it

Anche gli stabilimenti balneari stanno lavorando per farsi trovare pronti alla nuova stagione, con piccole modifiche e aggiunte a livello di servizi in grado di coccolare in tutto e per tutto i bagnanti. Occhio però, perché di recente è stato emanato un nuovo decreto su cui dovreste riporre l’attenzione. Stiamo parlando di un obbligo che preoccupa gli stabilimenti e fa gioire i bagnanti: ecco di che cosa si tratta e da quando entrerà in vigore.

Nuovo decreto spiagge: cosa cambia per bagnanti e stabilimenti

Nuovi obblighi in arrivo per tutti i gestori degli stabilimenti balneari. Come previsto dal decreto legislativo 18/2023 da poco introdotto e che va a recepire la direttiva 2020/2184/UE circa la qualità delle acque destinate al consumo umano. Dunque una legge che va ad aggiornare la disciplina, rivedendo i parametri e i valori di rilevanza sanitaria. Così da fornire una protezione maggiore dei bagnanti, con alcuni requisiti di igiene da rispettare.

Cosa cambia per stabilimenti e bagnanti col nuovo decreto spiagge
Decreto spiagge, l’acqua delle docce dovrà essere potabile – newsicily.it

Ci si concentra in particolare sulle docce, che ora dovranno essere obbligatoriamente con acqua potabile. Anche nel caso delle piscine. Si tratta di una legge che sta facendo discutere in particolare gli oltre 7mila stabilimenti balneari sparsi per l’Italia. E secondo la Confesercenti, questo potrebbe mandare in tilt il sistema. “La conseguenza sarebbe un uso eccessivo dell’acqua in estate, con rischi di approvvigionamento” si legge.

Addirittura in Toscana le Asl sono già partite con i primi solleciti ad adeguarsi per l’estate 2024, ma la risposta è stata tutt’altro che scontata. La consigliera regionale del PD Valentina Mercanti ha già presentato un’interrogazione al presidente della Giunta regionale Eugenio Giani. Il tema è la richiesta di un tavolo di confronto da attivare con le Aziende Unità Sanitarie Locali, gli operatori balneari e le rappresentanze di categoria. Così da capire se c’è la possibilità di adottare soluzioni condivise da poter intraprendere nel rispetto della competenza regionale.

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