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Spettacolo

Sanremo, dieci pezzi flop: dovevano vincere, non li ricorda nessuno

Pubblicato da
Stefano Benzi

Il festival di Sanremo offre una storia di straordinari successi, ma anche moltissimi brani favoriti e subito dimenticati

In una lunghissima storia come quella del Festival di Sanremo spiccano non solo i successi, tanti e clamorosi, ma anche i tonfi, altrettanto clamorosi.

Angela Brambati e Angelo Sotgiu, i due Ricchi e Poveri superstiti – Credits ANSA (newsicily.it)

Nella corsa al podio, o quanto meno alla classifica nazionale, sono moltissime le canzoni che sono passate dal Festival e che sembravano destinate a un radioso futuro e che invece sono passate quasi del tutto inosservate.

Sanremo, la maledizione degli esordienti

Il Festival ha una consolidata storia di incerte fortune che riguarda in particolare i gruppi che si sono presentati al festival con moltissime ambizioni. E che dal festival sono usciti malconci. Tra gli anni ’80 e ’90 sono stati moltissime le band che sono arrivate sul palco dell’Ariston e che sembravano avere la canzone giusta.

Gli Statuto vanno al Festival per la prima volta nel 1993 con un brano spassoso: Abbiamo vinto il Festival di Sanremo. La band torinese, che fa ska, si diverte a portare in scena un testo irridente e scanzonato. Una delle cose migliori che la band, tutt’ora in attività, abbia mai fatto. Eppure… non funziona. La canzone passa moderatamente per radio. Rimane una parentesi affezionata per tutti i fan della band.

Nel 1999 tocca ai monzesi Soerba: il gruppo è molto promettente, arrivano dalla factory di Morgan e Andy dei Bluvertigo. Il loro I am Happy è stato uno dei tormentoni dell’estate. Alcuni li danno per vincenti sicuri nella categoria giovani. Ne escono malissimo. Vincerà Alex Britti, loro si piazzano male e non torneranno più al Festival, per sciogliersi pochi anni dopo.

I Bluvertigo, le Lollipop, i Gazosa

Non molto meglio andrà ai Bluvertigo, che molto molto prima delle mattane di Morgan con Bugo, partecipano al festival con moltissime ambizioni. In particolare quando nel 2001 presentano L’Assenzio. Dovrebbe essere il rilancio definitivo di una band che è stata ferma per più di due anni. Sarà il canto del cigno: la canzone, geniale, è uno degli ultimi singoli inediti pubblicati dalla band che si scioglierà per formarsi sporadicamente per qualche live celebrativo. Non pubblicano un disco di inediti dal 1999.

La lista è lunga e potrebbe continuare in modo indefinito per diversi anni a venire. I Future, che vinsero le nuove proposte con Briciole di Pane, fecero causa alla produzione del Festival che non aveva consentito loro di tornare sul palco l’anno prossimo tra i Big e non si esibirono mai più a Sanremo.

Gli Aeroplanitaliani che nel 1992 sorpresero con Zitti Zitti (Il silenzio è d’oro) non riuscirono più a imporsi a livello globale. I Cattivi Pensieri, un successo epocale con Emozione, arrivano al festival da superfavoriti nel 1997. Non vincono e non convincono. Si scioglieranno due anni dopo.

Il pubblico ricorderà i Gazosa, la band più giovane che abbia mai vinto all’Ariston: anno 2001. Conquistano le nuove proposte con Stai con Me Forever ma si sciolgono immediatamente dopo. Le Lollipop, la risposta italiana alle Spice Girls: nate da un programma televisivo antesignano degli attuali talent show… (Popstars, Italia 1). Le cinque ragazze entrano in classifica con Down Down Down ma pochissimi ricordano il loro brano di Sanremo del 2002 (Batte Forte, chiuderà penultimo).

Casi eccellenti: Ricchi e Poveri…

Nel 1990 i Ricchi e Poveri, anche quest’anno al Festival, si presentano da favoriti d’obbligo. Portano una canzone tecnicamente perfetta, una vera e propria miniatura pop che potrebbe consentire loro di vincere – così come era accaduto con Se m’innamoro – o di scaraventarli in vetta alle classifiche, operazione perfettamente centrata con Sarà perché ti amo e Mamma Maria. Il brano si intitola Buona Giornata. Tra i suoi autori Vittorio Cosma, proprio quello di Elio e le Storie Tese che ha a lungo collaborato tra i talent show, in particolare Amici, come coach.

Jovanotti, una sola presenza in gara a Sanremo nel 1989 – Credits ANSA (newsicily.it)

Stavolta va male: la canzone si piazza 17esima e non è certo tra i brani indimenticabili della band. Franco Gatti, fondatore e autore del gruppo, scomparso pochi anni fa, quando il gruppo genovese fu eliminato un paio di anni dopo subito prima della finale con Così Lontani avrebbe dichiarato… “Pensavamo andasse meglio. Non tutte le ciambelle riescono con il buco. Forse neppure noi eravamo troppo convinti di quel brano…”

L’anno dopo, 1991, Al Bano e Romina Power partecipano al Festival come al solito da favoriti. La canzone si intitola Oggi Sposi. Arrivano con un battage pubblicitario importante e la solita immagine rassicurante nazional-popolare che al pubblico piace così tanto. Sarà il loro passaggio meno memorabile, forse addirittura dimenticato. Il brano si piazza ottavo e non entra in classifica. Sarà il loro ultimo Sanremo. Da Oggi Sposi alla separazione artistica e personale passeranno pochi anni.

…Jovanotti

Al lungo elenco di insuccessi non possono mancare un paio di nomi eccellenti e insospettabili.

Jovanotti, che non è mai più tornato al Festival se non come ospite, è il superfavorito nel 1989. Ha monopolizzato la classifica italiana per mesi e mesi con i suoi tormentoni: il passaggio all’Ariston dovrebbe essere il suo colpo di grazia. Porta Vasco un brano di Claudio Cecchetto al quale lui contribuisce con i testi. Qualcosa di molto diverso rispetto ai primi rap di Jovanotti for President. Sarà il primo brano di Jovanotti a non arrivare alla numero #1 della classifica. Davanti a lui Esatto! di Francesco Salvi, anche lui a quella edizione del Festival. Inutile cercarla tra le scalette dei suoi spettacoli dal vivo. L’ultima volta che l’ha suonata era il 1992: al Rolling Stone di Milano.

…Fiorello

Fiorello si presenta nel 1995 forte dell’immenso successo del suo programma serale Karaoke. Tutti lo danno per strafavorito anche perché la sua canzone – Finalmente tu – porta la firma di Repetto e Pezzali, gli 883 delle origini, quelli dell’Uomo Ragno.

Fiorello, oggi conduttore nel 1995 in gara – Credits ANSA (newsicily.it)

Fiorello, quasi intimidito dal Festival – codazzi di fotografi ovunque per pizzicarlo con la sua fidanzata di allora, Anna Falchi – si muoverà con un esercito di produttori, agenti, segretari che mobilitano Sanremo per una settimana. Ma si piazza solo quinto.

Qualche anno dopo dirà… “un periodo strano, fidanzate da rotocalco, pensavo di essere un duro e invece ero un pupazzo, tiravo cocaina, ne sono uscito pensando a mio padre, che ha combattuto tutta la vita con chi la spacciava trafficava e vendeva”.

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Stefano Benzi