La dieta può influenzare la possibilità di guarire dal tumore: tra gli alimenti, questi sono i più validi alleati

Il cancro affligge sempre più persone. Ciò che può influenzare la prevenzione è sicuramente l’alimentazione. Vediamo quali sono i cibi migliori.

La ricerca scientifica indica sempre di più che la dieta può svolgere un ruolo cruciale nel contrastare la crescita tumorale. Il Professor Franco Berrino, noto esperto in nutrizione e oncologia, sottolinea l’importanza di una dieta specifica che mira a rallentare la proliferazione delle cellule tumorali.

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L’alimentazione può avere un ruolo cruciale nel combattere la crescita tumorale (newsicily.it)

Una delle fondamenta di questa dieta è la consapevolezza dell’impulso di crescita che le cellule tumorali traggono dal glucosio. Fin dagli anni ’20, il Premio Nobel Otto Warburg aveva evidenziato che le cellule tumorali consumano più glucosio rispetto alle cellule normali, producendo un ambiente acido che favorisce la diffusione del cancro. Il Prof. Berrino sottolinea che mantenere bassi i livelli di glicemia è cruciale, citando studi che collegano la bassa glicemia a prognosi più favorevoli in pazienti affetti da diversi tipi di tumore.

La dieta ideale per contrastare i tumori

La dieta proposta suggerisce di evitare cibi ad alto indice glicemico come zuccheri, carni rosse, farine raffinate e latticini. Al contrario, si consiglia l’inclusione di riso integrale, verdure, pesce e spezie antinfiammatorie. Questo approccio mira a creare un ambiente corporeo che ostacoli la crescita delle cellule tumorali e favorisca il loro declino.

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Ci sono alcuni cibi che possono aumentare il tumore ed è meglio evitarli (newsicily.it)

Un altro pilastro di questa strategia dietetica è la riduzione dello stato infiammatorio cronico. Stress, obesità, alimenti spazzatura, sedentarietà e una mancanza di consapevolezza spirituale contribuiscono spesso a questo stato infiammatorio. L’infiammazione, se persistente, può stimolare la proliferazione delle cellule tumorali.

Il Prof. Berrino consiglia una dieta antinfiammatoria, che esclude salumi, carni rosse, farine raffinate, dolciumi industriali e bevande zuccherate, mentre promuove il consumo di verdure, riso integrale, pesce e spezie come curcuma e zenzero.

La terza componente chiave di questa dieta è la gestione dei fattori di crescita, principalmente legati all’eccessivo consumo di proteine, in particolare delle proteine del latte. Livelli elevati di IGF-1, un importante fattore di crescita, sono associati a prognosi sfavorevoli in diversi tipi di tumore. Pertanto, il Prof. Berrino suggerisce di evitare il latte e di ridurre il consumo di proteine, specialmente quelle legate al latte, per contrastare efficacemente questi fattori di crescita.

In conclusione, la dieta oncologica proposta dal Prof. Franco Berrino rappresenta un approccio innovativo e personalizzato nella gestione del cancro. Basata sulla riduzione della glicemia, dell’infiammazione e dei fattori di crescita, questa dieta offre una prospettiva integrativa che potrebbe complementare efficacemente le terapie oncologiche convenzionali. La consapevolezza dell’importanza della dieta potrebbe aprire nuove strade nella lotta contro il cancro, offrendo ai pazienti uno strumento prezioso nel percorso verso la guarigione.

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