Fai attenzione all’ISEE: se non è conforme rischi di perdere tutti i bonus che ti spettano e di essere multato. Ecco a cosa fare attenzione.
l’ISEE è una certificazione sempre più nota tra gli italiani. Questa permette di ottenere bonus e agevolazioni in base alla situazione economica del nucleo familiare. Dovendo indicare tutte le entrate e uscite, però, non è raro dimenticarsi di qualche dettaglio e inviare per errore un ISEE non corretto. Questo non solo comporterà la perdita dei bonus, ma anche una multa salata.
L’ISEE viene calcolato in base ai dati della Dichiarazione Sostitutiva Unica. Di conseguenza, se questa è errata lo sarà anche l’ISEE. In genere in queste situazioni l’INPS provvederà a comunicare al contribuente la necessità di rettificare l’errore. Se questo non lo fa c’è il rischio di sanzioni a partire da 5.164 euro, fino a un massimo di 25.822 euro (comunque non oltre il triplo del beneficio indicato dall’ISEE errato).
Se il bonus percepito dallo stato supera i 3.999,96 euro, inoltre, la sanzione diventa penale con rischio di reclusione fino a tre anni. Oltre a queste conseguenze c’è anche la conseguente perdita dei bonus e benefici che avremmo ricevuto in base all’ISEE. Questi saranno infatti revocati e l’Agenzia delle Entrate cercherà di recuperare eventuali benefici ricevuti in modo indebito.
ISEE non conforme: come risolvere il problema
Fare errori nel modello ISEE è in realtà molto comune. Si tratta di un processo lungo e complesso, e molti cittadini italiani hanno difficoltà a tenere traccia di tutte le entrate e uscite. Questo senza contare che, se c’è un errore nella DSU o nella dichiarazione dei redditi, l’ISEE sarà automaticamente sbagliato e potremmo non rendercene conto, anche se l’abbiamo compilato correttamente.
Ci sono due modi per risolvere dopo aver ricevuto la comunicazione dell’INPS: si può usare un modello integrativo FC3, che aggiunge i dati mancanti, o ricompilare la DSU da zero inserendo i dati corretti.
Se ci siamo affidati a un Caf e hanno fatto un errore, bisognerà prima di tutto verificare se l’errore dipende dal titolare o da un operatore. Una volta fatto questo bisognerà inviare al Caf una diffida tramite PEC o raccomandata e chiedere le correzioni necessarie. Inoltre, se l’errore ha causato una perdita dei bonus per il contribuente, questo può chiedere un risarcimento dei danni al Caf.
Da notare che il sito dell’INPS offre un simulatore del calcolo ISEE per tutti i modelli disponibili, per evitare errori. È bene sfruttarlo per verificare che sia tutto corretto prima di procedere all’invio.
