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Economia

In pensione nel 2024 con 20 anni di contributi, possibile anche con 15 anni: la verità poco conosciuta

Pubblicato da
Vincenzo Pugliano

Le modalità di accesso alla pensione nel corso del 2024: con almeno 20 anni di contributi versati, ma vi sono delle eccezioni.

La pensione resta il traguardo per tutti i lavoratori dipendenti e autonomi che siano. A tal fine è necessario versare nel corso della propria vita e attività lavorativa i contributi che determinano, con l’attuale sistema contributivo di calcolo, il montante contributivo, uno degli elementi fondamentali per  quantificare l’assegno mensile spettante.

Pensione, accesso con soli 15 anni di contributi – (Newsicily.it)

Ma quanti anni sono necessari per poter andare in pensione? Nel corso del tempo il numero di anni contributivi per l’accesso al trattamento pensionistico, escludendo le misure di carattere assistenziale che sono sganciate dai contributi versati, è stato cambiato con diversi interventi legislativi. Si può dire che, con la cosiddetta riforma Fornero, la misura pensionistica di vecchiaia è la più diffusa e per accedere a essa servono almeno 20 anni di contributi, oltre ad altri requisiti.

Pensione con 20 anni di contributi, ma con eccezioni

Quindi per il 2024 la pensione di vecchiaia si raggiunge con 20 anni di contributi e almeno 67 anni di età anagrafica, sia per gli uomini che per le donne. Questi limiti sono validi per i lavoratori con contribuzione versata già al 31.12.1995 che rientrano nel regime cosiddetto misto.

Pensione di vecchiaia, le eccezioni ai 20 anni di contributi – (Newsicily.it)

Invece per chi ha versato contributi esclusivamente dopo quella data (contributivi puri), occorre che l’ammontare dell’assegno pensionistico risulti superiore a 1 volta il valore dell’assegno sociale. Per questo tipo di pensione la legge non prevede nessun genere di finestra di slittamento, cioè la pensione decorre il primo giorno del mese successivo alla maturazione dei requisiti.

Esistono comunque delle eccezione per la pensione di vecchiaia, intanto per chi svolge attività particolarmente rischiose e difficoltose, con 30 anni di contributi, e non rientrano nell’Ape sociale, è possibile accedere al trattamento previdenziale al compimento di 66 anni e 7 mesi di età. Vi sono anche altre possibilità di accesso alla pensione con un numero di anni contributivi inferiore.

Si può infatti andare in pensione anche con soli 15 anni di contributi versati: si tratta dei lavoratori dipendenti e autonomi che hanno maturato prima del 31 dicembre 1992 almeno 15 anni di contributi. Non solo anche chi è stato autorizzato entro quella data alla prosecuzione volontaria dei contributi può andare in pensione con 15 anni di contribuzione.

Il beneficio di accesso alla contribuzione con soli 15 anni di contribuzione spetta anche ai dipendenti che hanno il primo contributo versato almeno 25 anni prima della decorrenza del pensionamento e che siano stati occupati per almeno 10 anni, anche non consecutivi, per periodi di tempo inferiori alle 52 settimane all’anno solare (sono i lavoratori stagionali per esempio e chiunque svolga attività lavorative discontinue).

Pubblicato da
Vincenzo Pugliano