Forme di Stato e Forme di Governo: cche cosa si intende, e quali sono le differenze fra i due concetti? Scopriamolo assieme.

Continua la rubrica sull’Educazione Civica con un nuovo argomento

Forme di Stato e Forme di Governo

Continua la nostra rubrica settimanale dedicata all’Educazione Civica con un nuovo argomento riguardante le Forme di Stato, e le Forme di Governo, un tema che con una frequenza praticamente giornaliera emerge dai media quando viene divulgata una notizia proveniente da fonti estere.

Alzi la mano, infatti, chi non ha mai letto sia pur di sfuggita sui titoli delle principali testate giornalistiche delle news che menzionano i nomi di capi di stato, e/o il suddetto stato, ad esempio:

Morta la Regina Elisabetta, il Regno Unito piange la sua scomparsa”, “Macron rieletto Presidente della Repubblica Francese”.

Il pubblico dei lettori è molto variegato, fra essi tutti sicuramente sanno perfettamente quali sono le differenze in termini politici tra Regno Unito, e Repubblica Francese, perché è risaputo che nel primo vige la monarchia, e nel secondo come dice il nome, la repubblica.

Ma non tutti, comunque sono a conoscenza della differenza sostanziale tra Forma di Stato, e Forma di Governo; in quest articolo si cercherà di fare chiarezza.

Forma di Stato

Per Forma di Stato si intende il particolare modo in cui è gestita la sovranità (vedi l’articolo precedente) in un determinato Stato; in maniera più dettagliata è la modalità con la quale lo Stato risulta strutturato nella sua totalità, ed in particolare il modo in cui si configurano i rapporti tra gli elementi costitutivi del medesimo.

In questo concetto, il termine stato si riferisce alla combinazione dei suoi tre elementi costitutivi: popolo, territorio e sovranità.

Di seguito sono elencate le Forme di Stato più rilevanti che sono esistite nel corso dei secoli, e che esistono attualmente.

Stato assoluto

Sorto nel 1400 con l’avvento degli Stati nazionali, lo Stato Assoluto si caratterizza per la concentrazione della sovranità nella persona del Re o del Monarca.

I principali aspetti dello Stato assoluto erano:

    • Accentramento del potere delle mani del sovrano e l’unificazione territoriale;
    • Privilegi per la nobiltà;
    • Esercito, burocrazia e corpo diplomatico assoggettati al monarca;

Questa forma di Stato è decaduta a seguito della Rivoluzione Francese nel 1789, nel momento in cui si affermavano per la prima volta nella storia dell’umanità i principi di uguaglianza e libertà di tutti i cittadini, e con la nascita dello stato liberale.

Stato liberale

Il modello di stato liberale, introdotto in Francia dopo la Rivoluzione del 1789, supporta la nascita e l’affermazione della classe borghese ed assume le finalità di quest’ultima.

Tra gli obiettivi principali dello Stato Liberale figurano la tutela della libertà e dei diritti inviolabili dei cittadini attraverso una Carta Costituzionale che riconosce e garantisce i diritti fondamentali e sottopone la sovranità dello stato ad una ripartizione dei poteri.

Lo stato liberale si identifica anche con i nomi di:

    • Stato minimo – basato sulla politica del minimo intervento, a favore della libertà dei singoli dallo Stato;
    • Stato di diritto – le istituzioni erano esse stesse soggette al rispetto delle norme statali (come già avveniva in parte nello Stato di polizia).

Stato democratico

Forma di stato nata nel XX secolo, attualmente propria di una pluralità di stati tra i più evoluti al mondo.

Nello stato democratico sono presenti le seguenti caratteristiche:

    • Tutti i cittadini maggiorenni hanno diritto di voto, in virtù del suffragio universale.
    • Sono garantite libere elezioni.
    • Sono garantite le libertà fondamentali dell’individuo.
    • Sono presenti in Parlamento anche i rappresentanti del popolo, e lo stato assume una serie di compiti di natura economica diventando stato sociale.

Stato socialista

Le idee socialiste hanno la loro origine nel pensiero di Karl Marx e sono state messe in pratica per la prima volta nell’ex unione sovietica in seguito alla rivoluzione di ottobre del 1917.

Il potere è detenuto dal partito comunista (quindi è configurato come stato totalitario) anche se formalmente il popolo ha la sovranità in quanto sceglie i suoi rappresentanti negli organismi locali e nazionali.

Le caratteristiche principali dello Stato Socialista sono:

    • Proprietà dei mezzi di produzione da parte dello Stato.
    • Abolizione delle libertà di iniziativa economica e privata sostenendo che il lavoro ha per tutti lo stesso valore.

Scomparsa nell’URSS a seguito della sua dissoluzione successiva al tentativo di golpe nel 1991, tale forma di Stato è tuttora presente nella Repubblica Popolare Cinese, in Corea del Nord, nel Vietnam, nel Laos, in Mongolia e a Cuba.

La natura di ogni singolo “stato socialista” differisce ampiamente, sia tra stati diversi che all’interno del singolo Stato.

Stati che hanno adottato le politiche e le tecniche dello Stato stalinista ortodosso degli anni 1930, sono tipicamente più totalitari, spesso impoveriti, militaristi e statici, come si può notare nel caso della Corea del Nord.

In Cina il PIL ha beneficiato delle riforme di mercato introdotte dal partito comunista, il quale però non ha al contempo avviato un processo di democratizzazione della gestione del potere. Però, tali tentativi di riformare drasticamente l’Unione Sovietica sotto Michail Gorbačëv contribuirono al suo collasso, poiché nel partito comunista si consumò una frattura drammatica tra la parte conservatrice e quella riformatrice così irreparabile da portare alla dissoluzione definitiva del regime sovietico stesso.

Similmente alla Repubblica Popolare Cinese, il Vietnam e il Laos si sono attualmente mossi verso delle riforme di mercato.

Stato totalitario

Questa forma di stato, nato dalla crisi dello stato liberale, ritrova i suoi classici esempi nel regime nazista di Hitler in Germania ed in quello fascista di Mussolini in Italia.

Alcune delle sue caratteristiche principali sono:

    • Assenza di riconoscimento delle libertà dei cittadini.
    • Utilizzo della violenza per mantenere il potere.
    • Controllo di ogni aspetto della vita dei cittadini e oppressione.
    • Divieto della libertà di parola.
    • Divieto della libertà di stampa.
    • Discriminazione razziale.

Forma di governo

Una volta analizzate la definizione e le varie forme di stato, passiamo adesso alla Forma di Governo.

La Forma di governo si riferisce alla descrizione delle strutture dello Stato atte a gestire la sovranità ed i rapporti fra di loro intercorrenti.

È in pratica un modello organizzativo che uno Stato assume per esercitare il potere sovrano.

Più in generale la Forma di Governo può intendersi come la modalità con cui viene organizzato il potere tra gli organi portanti dello Stato: Parlamento, Governo e Capo dello Stato.

Le forme di governo classiche che è possibile distinguere sin da subito sono:

    • Monarchia.
    • Repubblica.
    • Dittatura.

Le principali forme di governo moderne sono quelle parlamentari, e presidenziali, nonché una variante di quest’ultima: il semi-presidenzialismo.

Le forme di governo più rilevanti sono:

Monarchia

La monarchia è una forma di governo in cui la carica di capo dello Stato è esercitata da una sola persona, per tutta la sua vita o fino alla sua abdicazione (rinunzia al trono a favore di un erede in linea di successione).

Esistono diverse tipologie di monarchia:

    • Assoluta – tutti i poteri sono nelle mani del monarca il quale ha diritto di vita, e di morte sui propri sudditi.
    • Costituzionale – dove vige una separazione dei poteri. Il potere legislativo viene esercitato dal Parlamento, il quale viene eletto dal popolo mentre quello esecutivo viene esercitato dal re con i ministri nominati dallo stesso, al quale devono rispondere.
    • Parlamentare – il potere legislativo spetta al Parlamento mentre il potere esecutivo appartiene al Governo il quale viene nominato dal re, ma gode della fiducia della maggioranza del Parlamento.

Repubblica

Per repubblica si intende una forma di governo di uno Stato, appartenente alle forme di democrazia rappresentativa, in cui la sovranità viene esercitata dal popolo secondo forme stabilite dal sistema politico che, nei sistemi repubblicani moderni, può prevedere una costituzione scritta o un sistema costituzionale orale.

Attualmente possiamo distinguere diverse declinazioni di questa forma di governo:

    • Repubblica parlamentare – prevede l’elezione del Parlamento da parte del popolo; il Parlamento a sua volta elegge il capo dello Stato, cioè il Presidente della Repubblica che è garante della Costituzione. Il Presidente della Repubblica nomina il Capo del Governo, cioè il Presidente del Consiglio dei ministri. Nella Repubblica Parlamentare il Governo per potere rimanere in carica deve godere della fiducia del Parlamento. Tale Forma di Governo è presente in Italia ed in Germania.
    • Presidenziale – Il presidente della Repubblica viene eletto dal popolo ed assume anche la carica di capo del governo. Esempi di Repubblica Presidenziale sono gli U.S.A.
    • Semi-presidenziale – È una variante della Repubblica Presidenziale; in tale forma di governo le figure di capo dello stato e di capo del governo sono separate, in quanto le due cariche sono esercitate da due persone diverse. Nella Repubblica Semi-Presidenziale il Presidente della Repubblica (eletto direttamente dal popolo) nomina il Capo del Governo quest ultimo per rimanere in carica deve godere della fiducia del Parlamento. Questa Forma di Governo è presente attualmente in Francia, in alcuni Stati africani ex colonie francesi, ed anche in Russia.

Differenze tra forma di stato e forme di governo

Sulla base di questa ampia trattazione la differenza sostanziale tra Forma di Stato e Forma di Governo, si può così riassumere:

  • La Forma di Stato riguarda i rapporti che intercorrono tra gli elementi costitutivi dello Stato, ossia popolo, territorio, e sovranità.
  • La Forma di Governo si riferisce ad uno solo degli elementi costitutivi dello stato: la sovranità.

Termina qui il secondo articolo del nostro spazio editoriale dedicato all’Educazione Civica. Sperando di essere riusciti a riscuotere il vostro interesse, vi diamo appuntamento alla prossima settimana per la trattazione dell’argomento successivo: la divisione dei poteri

A presto.

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