Scorta di pellet per l’inverno, ma attenzione a come conservarlo: sono 3 gli errori da non fare

Fare scorta di pellet quando costa meno è una strategia di risparmio valida ma attenzione agli errori di conservazione.

Ci sono tre grandi errori che tante persone compiono nel metodo di conservazione del pellet. Sbagliare significa buttare al vento i soldi spesi. Meglio evitare di iniziare l’inverno con una pessima sorpresa.

Come conservare le scorte di pellet
Errori comuni nel conservare il pellet – newsicily.it

Nel 2022 è iniziata la corsa all’acquisto delle stufe a pellet dopo l’impennata dei prezze del gas. Tante famiglie hanno scelto di ammortizzare i consumi e risparmiare in bolletta riscaldando casa con una stufa che brucia piccoli cilindretti di legno. Inizialmente il vantaggio economico era assicurato. Poi i costi dei sacchi da 15 chili di pellet sono iniziati a lievitare raddoppiando se non triplicando l’importo. Da 3/4 euro si è arrivati a pagare un sacco di qualità buona 15/16 euro.

Ora che siamo in primavera e la stagione termica è finita il prezzo del pellet calerà gradualmente. È proprio questo il momento di fare scorta per il prossimo inverno e risparmiare cifre importanti. O comunque bisogna conservare i sacchi non usati nei mesi passati. Qui bisogna fare attenzione alle modalità di conservazione del pellet. Ci sono attenzioni specifiche da mettere in atto per evitare che la troppa umidità influisca negativamente sulla resa e sulla prestazione.

I tre errori da evitare nella conservazione del pellet

All’inizio 2024 il prezzo medio di un sacco di pellet da 15 chili è sceso a 5,19 euro grazie alla riduzione dell’IVA dal 22 al 10%. Questa misura messa in atto dal Governo (ora scaduta) ha portato tanti cittadini a fare scorta di sacchi per il prossimo inverno spaventati da un possibile rialzo. Il pellet è conservato in imballaggi di plastica che salvaguardano la qualità dei cilindri di legno ma solo se si seguono alcune indicazioni.

Come conservare il pellet
Come conservare il pellet – newsicily.it

Il nemico numero uno del pellet è l’umidità. Se il legno è umido, infatti, durante la combustine potrebbe causare problemi alla stufa a causa dell’evaporazione dell’acqua. Bisogna assolutamente evitare, dunque, il contatto del sacchetto con il pavimento. Bisogna sistemare le scorte su mensole, scaffali, panche di legno, assi o pannelli isolanti (vanno bene anche i cartoni) in modo tale da tutelare i sacchi.

Meglio conservare il pellet, poi, in una cantina, ripostiglio o garage piuttosto che all’esterno. Se non fosse possibile allora attenzione a piazzare delle protezioni per proteggere i sacchi. I raggi solari e la pioggia rovinano i cilindri al pari dell’umidità. Il consiglio è di coprire i sacchi con del nastro isolante oppure metterli in un silos o un serbatoio da interrare nel terreno che circonda l’abitazione.

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