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Turismo

Accoglie i turisti e li coccola prima di scoprire l’Isola: ecco cosa vedere a Messina, sia di giorno che di notte

Pubblicato da
Vincenzo Pugliano

Le bellezze della città di Messina, alla scoperta di tutto quello che offre ai visitatori in arrivo in Sicilia.

Quando si sbarca dal traghetto in arrivo sulle coste siciliane non bisogna fare un grave errore: quello di considerare la città di Messina come un semplice passaggio verso il resto dell’isola. In realtà la città peloritana, dal nome della catena montuosa, i monti Peloritani, che estende verso il centro abitato, offre già delle bellezze da non perdere per il visitatore curioso.

Messina, panorama della città – newsicily.it

Le tappe di un percorso cittadino alla scoperta delle sue meraviglie sono diverse e hanno a che fare con la storia e la tradizione della città, luogo decisivo proprio per la sua posizione nello stretto e porta d’ingresso obbligata verso il resto della Sicilia. Quindi arte, cultura, delizie gastronomiche sono possibili fin dall’arrivo a Messina.

I luoghi da non perdere visitando Messina

Un breve percorso è fattibile anche con un soggiorno di 24 ore anche se la città merita sicuramente più tempo per una visita più tranquilla e appagante. Comunque si può iniziare il giro partendo dal Duomo della città, dedicato a S. Maria, con una fondazione risalente all’epoca dell’imperatore d’Oriente Giustiano. Di impianto romanico, divenne una moschea sotto la dominazione araba.

Messina, scorcio della città – newsicily.it

Subì varie modifiche nel corso dei secoli, fino ai gravi danni causati dal terremoto del 1909 e alla distruzione per i bombardamenti durante la seconda guerra mondiale. Fu ricostruita nel 1947, diventando basilica. Nelle sue vicinanze ci sono la Fontana d’Orione e l’Orologio astronomico. Altre importanti chiese sono quella della Santissima Annunziata dei Catalani di epoca bizantina e la Chiesa di Santa Maria degli Alemanni, uno dei più importanti esempi di architettura gotica nel Mediterraneo.

Si deve poi ammirare Palazzo Calapaj – D’Alcontres, costruito nel Settecento, uno dei pochi non distrutti dal terremoto. C’è poi Palazzo del Monte di Pietà a due passi dal Duomo, risalente al XVII secolo. È possibile poi raggiungere il Sacrario di Cristo Re, posto su un’altura da dove ammirare tutta la città. Successivamente si possono visitare la Galleria Vittorio Emanuele III e il Teatro Vittorio Emanuele II, il più grande di tutta l’isola.

Merita poi una visita la Fontana del Nettuno, opera dello stesso autore di quella dell’Orione, Giovanni Angelo Montorsoli. La Fontana del Nettuno rappresenta la “Signora dello Stretto”, con al centro la statua del dio Nettuno. Nelle vicinanze della fontana si trova la Madonnina di Porto, una stele alta 35 metri su cui è posta una raffigurazione delle Madonna. Infine da ammirare tutta la bellezza dello Stretto, con tutte le storie e leggende legate al suo nome.

Pubblicato da
Vincenzo Pugliano